A causa della diffusione della malattia covid-19, a partire dal mese di marzo 2020 siamo investiti da un’emergenza sanitaria ed economica senza precedenti. Per evitare un aggravamento della situazione tutto il Paese è costretto in casa e questo sta avendo gravi ricadute sul mondo del lavoro e non solo: tante sono le attività convertite in modalità telematica e tante altre quelle sospese a data da destinarsi. Tra queste sono incluse la didattica nelle scuole e nelle Università. Siamo, dunque, di fronte a nuovi problemi legati alla didattica a distanza, alla sostenibilità di questa e alla garanzia dei diritti degli studenti e delle studentesse in questa nuova fase.

Oltre alle ben note criticità che gli atenei di tutta Italia, e tra questi i due atenei della nostra città, hanno dovuto affrontare per mettere a punto un sistema funzionante e funzionale, vanno considerati in particolare due problemi per lungo tempo ignorati: da una parte, la reale disponibilità delle famiglie della nostra regione e della città di Bari di dispositivi digitali adeguati per la frequentazione delle attività in modalità telematica; dall’altra, la reale possibilità per quelle stesse famiglie di accedere alla rete, cui si aggiunge il frequente problema della qualità della rete stessa.

Se consideriamo i dati ISTAT relativi alla nostra regione, osserviamo che al 40,3% della popolazione pugliese è precluso l’accesso alla rete internet. Questo ha ricadute sulla reale possibilità degli studenti e delle studentesse di partecipare alle attività universitarie, in particolar modo su quanti vivono nelle aree con un basso grado di sviluppo tecnologico. Dunque, non possiamo più rimandare la risoluzione dell’annosa questione del digital divide perché non possiamo permettere che sia messo in discussione il diritto allo studio di tanti studenti e tante studentesse.

In questa condizione, inoltre, l’impossibilità di accedere al materiale per seguire i corsi e prepararsi alle prove d’esame, la compressione delle sessioni degli esami, la sospensione di molte prove scritte e di molti tirocini pre laurea minano fortemente il diritto allo studio per migliaia di studenti e studentesse della nostra città.

La forte incertezza economica dovuta alla chiusura delle attività produttive del Paese, con l’applicazione della cassa integrazione per molti lavoratori e molte lavoratrici, i futuri licenziamenti di massa, specie nel settore privato, e, in generale, la contrazione dei redditi che ne derivano, metterà in ginocchio le famiglie degli studenti e delle studentesse.

In questo panorama, i costi relativi alle tasse universitarie, agli affitti per i fuori sede e al trasporto pubblico, per citarne alcuni, diventano un ostacolo enorme alla prosecuzione dei propri studi e, volgendo lo sguardo in avanti, la situazione si fa ancor più preoccupante. L’amministrazione regionale, l’A.Di.S.U., l’amministrazione comunale della città di Bari e le amministrazioni dei suoi due atenei non possono rimanere indifferenti. Non possono essere gli studenti e le studentesse a pagare i costi dell’emergenza sanitaria ed economica.

La conoscenza e la cultura sono gli elementi da cui Bari deve ripartire, gli atenei della città devono essere il centro pulsante della Bari che verrà. È fondamentale ridiscutere le priorità con cui si progetta il domani e definire un nuovo orizzonte comune verso cui muoversi. Per questo, come Link – Sindacato Universitario e Rete della Conoscenza Bari, abbiamo stilato il seguente piano di proposte per rispondere all’emergenza e costruire la prospettiva, dando centralità alle condizioni di vita e di studio di migliaia di studenti e studentesse che ogni giorno vivono gli atenei della nostra città.

 

LE NOSTRE PROPOSTE

  • BORSE DI STUDIO

Chiediamo la deroga al bando Benefici e Servizi A.Di.S.U. relativamente ai criteri di merito per la richiesta e/o l’ottenimento della borsa di studio, secondo la seguente tabella:

 

I anno Riduzione da 20 a 10 CFU richiesti
II anno Aggiunta di 10 CFU bonus
III anno e successivi Aggiunta di 30 CFU bonus 1

Inoltre, chiediamo che la soglia ISEE per accedere ai servizi per il diritto allo studio universitario sia estesa oltre agli attuali 23.000 € e che venga data a studenti e studentesse la possibilità di utilizzare l’ISEE corrente affinché si prenda in considerazione la loro attuale e reale condizione economica.

 

  • MENSE

Chiediamo la monetizzazione della quota restante del servizio mensa, considerando la totalità dei pasti non fruiti, attraverso il rimborso diretto agli studenti e alle studentesse che concludano il proprio percorso di studi in un ateneo della Regione o che effettuino trasferimento ad altro ateneo fuori dalla Regione.

 

  • MONETIZZAZIONE QUOTA ALLOGGIO E CONTRIBUTO AFFITTO FUORI SEDE


Chiediamo la monetizzazione della quota alloggio per gli studenti e le studentesse che non stanno permanendo nelle residenze A.Di.S.U. a causa del lockdown e un contributo affitto mensile pari a 250 € per tutti gli studenti e tutte le studentesse fuori sede nella città di Bari che caricano il proprio contratto di locazione su un portale online messo a disposizione dalla Regione Puglia.

Inoltre, chiediamo che a livello cittadino venga aperto un tavolo di concertazione con le istituzioni comunali e universitarie, locatori e inquilini, con l’obiettivo di calmierare i costi degli affitti in città e dunque regolarne il mercato.

 

  • TASSAZIONE

Chiediamo che a tutti gli studenti e a tutte le studentesse dei due atenei cittadini sia garantita l’esenzione dalle ultime due rate del contributo onnicomprensivo annuale. Inoltre, chiediamo che agli studenti fuori corso non siano applicate maggiorazioni sulla contribuzione e che anche ad essi venga garantita l’esenzione di cui sopra.

Ancora, chiediamo che venga data a studenti e studentesse la possibilità di utilizzare l’ISEE corrente affinché si prenda in considerazione la loro attuale e reale condizione economica per il calcolo della contribuzione studentesca del prossimo anno accademico e che la tassazione universitaria venga rimodulata progressivamente per studenti e studentesse con ISEE compreso tra 23.000 € e 50.000 €.

 

  • BONUS CORONAVIRUS DISPOSITIVI DIGITALI E CONNETTIVITÀ

Chiediamo un bonus per l’acquisto di dispositivi digitali e strumenti che garantiscano la connettività alla rete per gli studenti e le studentesse, per dare una risposta efficace in un’area del Paese, quale è il Meridione, dove i dati ISTAT certificano percentuali preoccupanti relativamente all’assenza di dispositivi digitali e all’impossibilità di accedere alla rete in larghissime fasce della popolazione. Una misura a maggior ragione necessaria nel momento in cui tutte le attività universitarie sono svolte in modalità telematica.

 

  • CONTRIBUTO STRAORDINARIO NON BORSISTI

Chiediamo un contributo straordinario per gli studenti non borsisti che hanno subito e stanno subendo un disagio economico legato all’emergenza sanitaria ed economica, ossia che autocertificano una contrazione di almeno il 30% del reddito complessivo del proprio nucleo familiare relativamente al periodo che va dal 23 febbraio al 31 maggio 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

  • TRASPORTI

Alla luce della presa in carico da parte della Regione Puglia della nostra richiesta di estendere la validità degli abbonamenti del trasporto pubblico locale regionale, chiediamo l’attuazione concreta della misura, attraverso l’azione amministrativa e il lavoro di concerto con le compagnie di trasporto e il COTRAP.

Inoltre, in particolare all’amministrazione comunale della città di Bari e all’AMTAB, chiediamo che venga estesa la validità degli abbonamenti del trasporto pubblico locale cittadino.

 

  • MEDICO DI BASE PER GLI STUDENTI FUORI SEDE

Chiediamo che a tutti gli studenti e a tutte le studentesse fuori sede nella città di Bari sia garantito l’accesso al medico di base in città, indipendentemente dal comune di residenza, incentivando intese in questo senso tra gli atenei e le ASL.

Sentiamo la responsabilità di assumere un atteggiamento costruttivo e proattivo per il miglioramento delle condizioni di vita della categoria che, come sindacato studentesco, rappresentiamo, e, al tempo stesso, di ribadire che i costi dell’emergenza sanitaria ed economica non possono essere pagati dagli studenti e dalle studentesse. Auspichiamo una pronta guarigione di tutti gli ammalati nel nostro Paese, nella nostra Regione e nella nostra città e che si superi questo tragico momento nel più breve tempo possibile.

 

LINK BARI

RETE DELLA CONOSCENZA BARI – ZONA FRANKA

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