Il Balfolk è il movimento che sta riscoprendo le danze e i balli popolari e tradizionali in tutta Europa, attirando un numero crescente di ragazze e ragazzi, che si ritrovano in festival diventati ormai appuntamenti fissi e sempre più frequentati; serate e notti nelle città di tutto il paese sono animate dai ballerini delle danze folk che si danno appuntamento, tramite il passaparola su internet e sui social network in questa o quella piazza, trasformata per l’occasione in una pista da ballo libera, pubblica e gratuita. Dalle mazurke francesi (chi non ricorda le meravigliose musica de “Il Favoloso Mondo di Amelie”?) allo scottish, dalle bourreé a due e a tre tempi, ai valzer, alle danze di gruppo come la chapelloise, il balfolk comprende musiche, sonorità e strumenti musicali popolari e perfettamente immersi nella forza della modernità, e riscoperti spesso da gruppi formati da musicisti giovanissimi: chitarre, violini, organetti, ghironde, cornamuse e flauti, o semplicemente, in mancanza di musici, basta una cassa con una selezione musicale accurata per dare alle piazze delle città colori e suoni dalla potenza incredibile.

Il movimento BALFOLK a BARI nasce diversi anni fa con l’organizzazione di stage, concerti, laboratori e liberi incontri danzerecci nei punti nevralgici di Bari. A qualcuno, infatti, sarà capitato di camminare per strada ed incrociare un gruppo di amanti ballare sulla Muraglia, o davanti al Cavallo della Gualdrappa, in Piazza del Ferrarese, o, in periodi ventosi, sotto i portici di via Carrante…ecco quei danzatori provengono da Bari e dintorni e si incontrano per condividere musica, danza e convivialità. Il movimento di Bari è nato sotto la guida del gruppo informale di danzatori chiamato “Virus Emme” (dove emme sta per Mazurka, che è la danza più praticata), poi si è sviluppato, anche nei paesi limitrofi, sotto altre forme, ma tutti uniti dalla stessa passione, la danza e la condivisione. Le danze, infatti, variano dalle Internazionali, cioè danze popolari di diverse parti del mondo, a quelle francesi, che costituiscono gran parte del repertorio del movimento di Mazurka Klandestina.

Mazurka Klandestina…questo sconosciuto! Partito da Milano, il fenomeno ha preso ormai piede in tutta Italia: gruppi di appassionati della danza si autoconvocano sui social network per «occupare» simbolicamente piazze e luoghi del potere. Riappropriandosi delle città attraverso il ballo. Ci si dà appuntamento attraverso i social network; si arriva sul posto di notte, magari con qualche candela per creare l’atmosfera giusta; si scomodano amici che sappiano dire la loro con un organetto o un violino in mano e si va. Una tendenza «urbana» – almeno quanto lo fu la rivolta della break dance esplosa nella Harlem di inizio anni Ottanta – che attinge a un patrimonio antico: la mazurka è una danza di coppia di probabili origini polacche che esplose nell’Ottocento in tutta Europa, grazie all’«amplificatore» offertole in Francia dalle riscritture dai vari Chopin, Debussy e Ravel.

Alla base c’è un mito di fondazione: pare che qualche anno fa nel capoluogo lombardo, al termine di un concerto di un gruppo specializzato in musiche tradizionali da ballo, nessuno volesse saperne di tornarsene a casa. E così all’uscita qualcuno accese l’autoradio, ci infilò dentro un cd a tema e aprì le portiere della propria auto trasformando il parcheggio in una balera improvvisata. Esperimento così riuscito da venire replicato con frequenza, sempre all’insegna della stessa spontaneità. 

Domenica 28 gennaio, alle 21, in piazza del Ferrarese, si terrà la prima manifestazione pubblica organizzata con Zona Franka per far conoscere meglio quest’arte alla popolazione.

Dal 7 febbraio in poi,  presso la nostra sede (in via Dalmazia 35) partiranno dei veri e propri corsi di danze popolari, a cadenza settimanale, al costo di 20€ mensili (15€ per gli under 40) a cui potrete iscrivervi contattandoci sulla nostra pagina.